Ed è subito sera?
A guardare i mercati azionari, e non solo, questo 2016 non è iniziato nel migliore dei modi. Anzi, quella di quest’anno è stata in realtà la peggiore partenza di sempre. Solo un dato per comprendere meglio: in sole cinque sedute la capitalizzazione globale è scesa di 2,3 trilioni di dollari.
Quali le ragioni ?
Il dati del settore manifatturiero in Cina hanno mostrato per la decima volta di fila un rallentamento fermandosi a quota 49,7 ,sotto la soglia 50 che segnala l’espansione. Altra notizia negativa arriva dalle riserve, scese di 108 miliardi di dollari nel solo mese di dicembre, per le quali si registra la prima riduzione annua dal 1992. Inoltre, la svalutazione del Renminbi. E' stato spezzato il forte legame con il dollaro, causa del forte apprezzamento del valuta cinese. Da quest'anno il cambio dipende da un paniere di 13 valute trade-weighted. Ciò significa che se queste valute continueranno ad indebolirsi contro dollaro, stessa sorte toccherà al renminbi.
Le esecuzioni del 2 gennaio scorso in Arabia Saudita hanno scioccato il mondo intero innescando scontri tra sciiti e sunniti in molti paesi musulmani e causando la rottura dei rapporti diplomatici con l'Iran. Inoltre, nonostante le repressioni interne (la maggioranza delle esecuzioni era di sauditi sunniti) il regno saudita fatica a mantenere l’approvazione popolare in un momento di grande difficoltà economica, legata soprattutto al basso prezzo del petrolio. Infatti lo scorso anno si è chiuso con 100 miliardi di dollari di deficit, il 15% del PIL.
Dagli USA arriva qualche buona notizia, specie per quanto riguarda il PIL, con un +2% su base annua, e l’occupazione, che vede chiudere il 2015 con 2,7 milioni di posti di lavoro in più. Ma questo dato è stato ignorato dai mercati. Resta alta l’attenzione sull’inflazione, il cui andamento condizionerà le scelte della FED.
In Europa la BCE deve affrontare vari ostacoli, in primis quello dell’integrazione finanziaria dell’Eurozona. Il progetto sembra avere più difficoltà del previsto e stenta a decollare. L’idea è semplicemente quella di gestire il flusso dei fondi in maniera libera all’interno dell’Unione, indirizzando le risorse dove più sono necessarie o dove ci sono maggiori opportunità. Invece le banche tendono a preferire il loro mercato di riferimento. Infine, dopo le perdite dei portatori di obbligazioni subordinati di quattro banche italiane, anche il Portogallo ha autorizzato lo spostamento di bond senior dalla “good bank” Novo Banco alla “bad bank” BES per un valore di 1,9 miliardi, seminando il panico tra gli investitori.
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