sabato 27 gennaio 2018

La componente psicologica nei processi decisionali relativi alle scelte economiche



La componente psicologica nei processi decisionali
relativi alle scelte economiche

Un’euristica (dal greco antico εὑρίσκω, letteralmente "scopro" o "trovo") è una strategia cognitiva utilizzata inconsapevolmente della nostra mente per raccogliere e processare le informazioni velocemente e con capacità di calcolo ed elaborazione contenute.

L' euristica della disponibilità, ad esempio, è una scorciatoia cognitiva che ci fa stimare le probabilità di un evento futuro con il minimo impegno: passiamo al setaccio i nostri ricordi per cercare qualcosa di simile e basiamo la nostra valutazione sulla facilità del rievocare e dell'impatto emotivo del ricordo. Se ciò risulta semplice, immaginiamo che l’evento sia realizzabile; se invece troviamo arduo pensare a qualcosa di simile desumiamo, al contrario, la sua improbabilità.  Quindi, ignoriamo la reale probabilità oggettiva che l'evento in questione si verifichi. 

Questo ragionamento sub-ottimale, ma di rapida realizzazione, ha consentito alla specie Homo Sapiens di sopravvivere. Anche se, probabilmente, ha fatto perire molti individui.

8.000 anni fa il nostro antenato era ancora raccoglitore e cacciatore, ma anche agricoltore. Tutte le mattine si svegliava con le stesse alternative: che cosa faccio oggi per procurarmi il cibo di cui ho bisogno ?  Vado a raccogliere frutta, garantendomi (forse) un po’ di cibo per oggi ? Oppure, vado a caccia (dove ?), con la probabilità di ottenere molto cibo o con il rischio perdere tempo ? Oppure, coltivo il mio terreno e, se tutto va bene, fra qualche mese raccoglierò ?   

L’investitore di oggi ha – come il suo avo – tante alternative, ma il  processo di investimento, essendo principalmente fondato sul calcolo probabilistico, esige un impegno cognitivo notevole ed un livello sufficientemente elevato di cultura economico-finanziaria.

Accade che il risparmiatore che non possieda tale cultura, oppure che non la impieghi per ragioni di tempo o altro, sia orientato a fondare le proprie scelte di investimento sulla probabilità che attribuisce soggettivamente a un evento piuttosto che sulla probabilità oggettiva dello stesso.

(pubblicato su MyAdvice, n.1 anno 7, gennaio/febbraio 2018)