sabato 14 gennaio 2017

La nuova frontiera dei servizi di “tracciabilità interna”


La nuova frontiera dei servizi di “tracciabilità interna”

E' sempre più probabile, entrando in un grande magazzino, che dei sensori traccino i passi dei clienti attraverso i segnali che i loro smartphone emettono nella ricerca di una rete Wi-fi. Consideriamolo un rumore di passi 2.0. Per molti anni i negozi hanno usato dei sistemi rudimentali di interruzione di raggi – i laser posti all'entrata – per contare le persone in entrata e in uscita. Solo recentemente hanno cominciato a seguire i clienti all'interno dei loro edifici.

Le tecnologie di tracciabilità sono ingegnose. Alcune inviano un codice alle fotocamere degli smartphone tramite luci LED; altri monitorano come i dispositivi alterano il campo geomagnetico di un negozio. Con l’aumento dei possessori di smartphone, il mercato della tracciabilità dei telefonini all'interno potrebbe quintuplicarsi da qui al 2021, per un totale di 23 miliardi di dollari.

Che cosa sperano di ottenere i negozianti? La risposta dipende da quanto in là spingeranno la tecnologia. Al livello più semplice, un grande magazzino potrebbe notare che le persone spesso passano dal reparto surgelati al reparto alcolici e quindi potrebbe mettere questi due più vicini. Un rivenditore potrebbe anche capire meglio quali reparti sono più efficaci nel promuovere la merce – tutto senza sapere nulla sugli acquirenti, a parte dove li portano le loro gambe.

Se i negozi riusciranno a convincere i clienti a rivelare anche informazioni personali, potranno ricavarne maggior profitto. Circa 200.000 negozi in giro per il mondo ora hanno sistemi per tracciare i telefoni, incluso il Wi-fi gratuito. I termini e le condizioni per il Wi-fi, spesso trascurati, solitamente consentono ai negozi di vedere la storia delle ricerche online di un acquirente, come pure tracciare la sua posizione. Questo può aprire una “miniera d’oro” di dati, da consentire ai negozianti l'invio di annunci estremamente personalizzati. Se per esempio qualcuno, in un negozio d’abbigliamento, cerca su Google il nome di un concorrente, il software può inviare al cliente incerto uno sconto seduta stante.

Anche Apple e Google si stanno preparando alla tracciabilità interna. Attualmente un iPhone o un dispositivo Android può guidare il suo possessore ai negozi, ma non all'interno di essi ..... magari fino al più vicino paio di scarpe fucsia… Questo avviene perché i segnali satellitari GPS rimbalzano sulle pareti, privando uno smartphone di ciò di cui ha bisogno per individuarsi. 

Ora entrambe le aziende stanno cominciando ad offrire servizi di tracciabilità interna ai negozianti che usano i sensori di movimento che già si trovano nei telefoni mobili. Questi possono vedere dove si trovano i loro possessori e dove si dirigono, usando una mappa dei segnali Wi-fi o di radiofrequenza esistenti. I negozi non avrebbero bisogno di approntare sistemi per seguire i telefoni dei loro clienti. Circa un terzo dei grandi magazzini americani più frequentati stanno effettuando esperimenti con la tecnologia di tracciabilità di Google o Apple. Così l’universo dello shopping "fisico" può arrivare ad assomigliare a quello "virtuale". 

Al centro di tutto ci sarà il vostro telefono, che sa esattamente che cosa volete e sarà in grado di condurvi a 30 cm da esso. Le prove serviranno solo per verificare la taglia.

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