E-payment : il futuro è già qui.
La nuova frontiera dei servizi di pagamento è rappresentata dall’e-payment. Si tratta principalmente di strumenti di moneta elettronica, sempre più spesso legati all’uso degli smartphone, fino ad arrivare alle operazione contactless, per tutte quelle carte di pagamento dotate di microchip Rfid. In crescita il numero dei pos in grado di gestire le carte di ultima generazione, che a fine 2015 ha raggiunto quota 500mila. Lo stesso tipo di apparato è in grado di gestire i pagamenti con smartphone, anch’essi sempre più diffusi. C’è da dire che finora la diffidenza e le abitudini hanno rallentato lo sviluppo di questo settore, su cui però ora si punta in maniera decisa e che sembra ormai avviato ad una enorme diffusione.
Molti gli intermediari che scendono in campo con le proprie proposte, a partire dal Google Wallet, lanciato già nel 2011, che ebbe scarso successo a causa della mancanza di smartphone dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication). Da allora molte cose sono cambiate e gli apparati disponibili – solo in Italia - sono diversi milioni, tra i quali l’iPhone di Apple, con la sua applicazione Apple Pay.
Anche gli operatori di telefonia e gli istituti di credito si stanno muovendo nella stessa direzione, sviluppando moderne tecnologie. La linea di tendenza su cui la maggior parte delle banche sta investendo, riguarda la virtualizzazione delle carte, cioè la dematerializzazione di queste ultime attraverso il cloud.
La sicurezza è in cima alla lista delle priorità e verrà gestita mediante una serie di parametri molto sofisticati, a partire dall’esame di dati biometrici fino alla codificazione dei dati con dei token univoci che renderà, di fatto, i dati invisibili.
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