sabato 16 aprile 2016

E' nato Atlante e sosterrà il peso delle banche italiane


E' nato Atlante e sosterrà il peso delle banche italiane

Nella mitologia greca Atlante era un gigante che, con altre divinità, aveva sfidato in guerra gli dèi dell’Olimpo. Il titano subì una dura sconfitta e Zeus, per punirlo, lo condannò a portare il peso dell'intera volta celeste sulle spalle per l’eternità. Anche la prima vertebra cervicale della colonna vertebrale è chiamata "atlante" perché supporto della testa, paragonabile ad un globo.

Atlante si chiama anche il Fondo, nato pochi giorni fa, per “assicurare il successo degli aumenti di capitale richiesti dall’Autorità di vigilanza”  e di “risolvere il problema delle sofferenze bancarie” delle banche Italiane. La società che gestirà il fondo è la Quaestio sgr, presieduta da Alessandro Penati e controllata dalla lussemburghese Quaestio Holding SA, partecipata anche da Fondazione Cariplo.

L'intero sistema finanziario italiano è sceso in campo in questa operazione: banche, assicurazioni, fondazioni bancarie, Cassa Depositi e Prestiti. Tra i soci dovrebbe figurare, con un intervento di 500milioni, anche la SGA (Società per la Gestione della Attività), la società pubblica creata negli anni 90 per la gestione dei crediti deteriorati del fallito Banco di Napoli che in poco più di 15 anni è riuscita a recuperare l’85% dei prestiti non rimborsati. Costituito quindi interamente da capitali privati ad oggi Atlante ha già racconto adesioni per 4 miliardi di Euro, con l'obiettivo dei 6 miliardi. Padoan, intervistato dall'emittente televisiva Cnbc, ha però dichiarato che il fondo  con  "l'effetto leva, secondo noi, potrà arrivare a 50miliardi".

Insieme alle norme che il governo sta approntando per velocizzare le procedure esecutive, l'intervento del fondo Atlante consentirà di valutare gli NPL (87 miliardi le sofferenze nette delle banche italiane) a valori prossimi a quelli di bilancio. Situazione molto diversa dallo scorso novembre, quando i crediti in sofferenza delle quattro banche salvate, confluiti in una bad bank, sono stati valutati il 17,6% del valore facciale, scatenando a gennaio, proprio per i timori legati all’esigibilità dei crediti deteriorati, una tempesta in borsa che ha visto alcuni istituti arrivare a quotare ad appena 0,2 volte rispetto al proprio patrimonio tangibile. 

Il comunicato diffuso da Quaestio sgr afferma che il Fondo Atlante permetterà alle banche “di deconsolidare uno stock importante di sofferenze, in tempi significativamente più brevi rispetto a quelli attualmente previsti dal mercato, contribuendo a liberare risorse per nuovi impieghi alle famiglie e alle imprese”.

Il Ministro dell’Economia Padoan e il Governatore della Banca d’Italia Visco, nell’incontro dell’11 aprile al Ministero dell’Economia, hanno espresso forte soddisfazione per i risultati raggiunti e hanno precisato che questa operazione, che conta solo su capitali privati, non è equiparabile agli “aiuti di Stato”. Positivo anche il giudizio del FMI, che ha provocato il rally dei mercati del 13 aprile.

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