“Una vigile e provvida paura è la madre della sicurezza” (Edmund Burke)
Il recente sisma nel Centro Italia ha drammaticamente portato alla ribalta il tema della tutela preventiva di cose e persone dal rischio di eventi avversi, siano essi terremoti e alluvioni, o anche gravi malattie e morti improvvise.
Gli Italiani, purtroppo, vuoi per scaramanzia, vuoi per scarsa fiducia nei comportamenti delle compagnie in caso di risarcimento, non sono propensi a tutelarsi per tempo. Eppure basterebbe che un capofamiglia sottoscrivesse un contratto assicurativo Tcm (Temporanea caso morte) per far ricevere agli eredi quanto necessario al mantenimento del loro tenore di vita. Per di più, tale contratto usufruirebbe anche della detrazione fiscale al 19%. Invece, come rivela un sondaggio condotto da IPR Marketing, istituto demoscopico diretto da Antonio Noto, soltanto pochi Italiani stipulano assicurazioni su vita e invalidità; la percentuale più elevata è quella delle polizze a protezione del mutuo casa, eppure non si supera il 16%.
Sebbene siamo il Paese europeo più colpito da catastrofi naturali, siamo gli unici tra i principali Paesi dell’Unione a non avere un sistema misto pubblico-privato per la gestione del rischio catastrofe. Invece proprio questo sistema, secondo la Presidente dell’ANIA Maria Bianca Farina, sarebbe in grado di garantire rapidità e trasparenza nei risarcimenti, nonché un minor aggravio sulla finanza pubblica. Si potrebbero percorrere due strade: quella della semiobbligatorietà delle polizze, sul modello francese, o quella dell’obbligatorietà come sperimentata in Nuova Zelanda, dove l’elevata diffusione delle polizze (intorno al 90%) permette di pagare il premio più basso al mondo.
Sarebbe auspicabile, quindi, una maggiore sensibilizzazione al problema della copertura dai rischi. Tradizionalmente gli Italiani considerano la casa come elemento fondamentale di benessere e sicurezza, ed è paradossale che solo il 45% delle abitazioni sia coperto da polizza. Ci si affida all’assicurazione condominiale, ma questa copre solo le parti comuni e le mura degli appartamenti; per tutelarsi contro incendi, furti, allagamenti e danni a terzi sarebbe necessario sottoscrivere una polizza scegliendola nel ventaglio di prodotti offerti dalle varie compagnie. In media i costi sono compresi tra i 90 e i 200 Euro all’anno, a seconda che si tratti di un appartamento o di una villetta. Un sacrificio economico tutto sommato sopportabile, a fronte di una maggiore tranquillità per la vita propria e dei propri cari.
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