sabato 2 aprile 2016

Fisco : con il "grande fratello" possibile esame ai raggi x


Fisco : con il "grande fratello" possibile esame ai raggi x

Entro lo scorso 31 marzo le banche, Poste Italiane e gli altri operatori finanziari, hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate circa 500 milioni di informazioni sui rapporti intrattenuti della propria clientela. Ciò in forza dell'aggiornamento di una norma già attiva dal gennaio del 2012, quando gli operatori avevano dovuto trasmettere al Fisco il saldo di fine anno di tutti i conti correnti. Già l’anno scorso questa norma era stata potenziata, allargando l’obbligo della comunicazione anche alla giacenza media annua, allo scopo di evitare che movimenti effettuati in prossimità del 31 dicembre potessero falsare i dati complessivi.  

Nel dettaglio le informazioni oggetto di comunicazione, trasmesse con flusso telematico all’Anagrafe dei Rapporti Finanziari entro il 31 marzo, hanno riguardato principalmente conti correnti, carte di credito e debito, depositi titoli, prodotti finanziari e assicurativi. Le informazioni trasmesse variano in base alla tipologia di rapporto finanziario. Ad esempio, per i conti correnti dovevano essere inviati : il saldo contabile a fine 2014, il saldo a fine 2015, il totale degli accrediti effettuati nell'anno sul conto, il totale degli addebiti e la giacenza media annua. L’obbligo della comunicazione ha riguardato anche le “operazioni fuori conto”, come i bonifici, gli assegni e le richieste di cambi valuta effettuate allo sportello., e gli "altri rapporti", come le cassette di sicurezza.

Tutte queste informazioni sono confluite nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate e si sono sommate a quelle già in possesso dell’amministrazione finanziaria, che comprenderà così tutte le notizie dal 2011 al 31 dicembre 2015.

La massa di informazioni di cui dispone il Fisco oggi è davvero imponente. L'effettivo utilizzo ai fini del contrasto all'evasione fiscale dipenderà dalla capacità di incrociare ed interpretare i dati; più semplice dovrebbe essere controllare l'ISEE. 

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