sabato 3 settembre 2016

Banche : cosi è (se vi pare).


Banche : cosi è (se vi pare)

Nel suo intervento di ieri al Forum Ambrosetti a Cernobbio il premier Renzi è stato molto chiaro : "Il messaggio forte contenuto nella legge sulle popolari e': "fuori la politica dalla banche", ma soprattutto le banche devono aggregarsi. Ci sono piu' poltrone e filiali che nel resto del mondo".

D'accordo, così è (se vi pare), i banchieri.


Bini Smaghi, presidente di Société Générale e di Chianti Banca, già membro del comitato esecutivo della BCE, sempre a Cernobbio, ha affermato che "il sistema bancario italiano è troppo frammentato, poco redditizio e quindi poco capace di attrarre investimenti"; aggiungendo che "in Italia e Germania ci sono troppe banche", cosa che "rende necessarie nuove aggregazioni".
A Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis, è "piaciuto moltissimo il riferimento che (Renzi) ha fatto sul tema banche e sull’occupazione nel futuro nel mondo delle banche: abbiamo 330 mila addetti oggi in Italia, il premier ha detto che il prossimo anno potrebbero essere 200-150mila, quindi la metà. È una cosa giusta. E' una cosa che va detta, ed è bene che cominciamo a metabolizzarla. Che lo dica il presidente del consiglio va molto bene".

Che, finalmente, per le banche sia giunto il momento delle aggregazioni ?

A spingere definitivamente il settore in questa direzione è il modello di business, che non tiene più. 

Troppe banche, troppi sportelli, troppi dipendenti che con l’avvento di internet e di tecnologie sempre più user-friendly, che consentono ai clienti di operare in totale autonomia da casa, si trasformano in generatori di inutili costi fissi.
Dal 2008 si è assistito a un veloce peggioramento della profittabilità, su cui hanno anche pesato oneri straordinari negativi che, solo nel 2015, in Europa hanno raggiunto la cifra record di 36,8 miliardi di €.
Inoltre, i tassi di interesse sottozero hanno compresso i margini di interesse contribuendo al crollo della redditività.
Alcuni dati : nel primo trimestre del 2016 i ricavi aggregati del settore in Europa sono scesi del 9,8% sul primo trimestre del 2015 e i profitti in media hanno subito un calo del 27%, quasi tre volte più del calo degli utili delle banche Usa. 

E' necessaria una profonda ristrutturazione del comparto bancario italiano ed europeo, come avvenuto negli anni 90 per la siderurgia e negli anni 2000 per le telecomunicazioni.

Per avere un'idea di cosa accadrà, basti pensare che la spagnola Santander, tra le prime 20 al mondo per totale di attivo, ad aprile  ha deciso di chiudere in Spagna 450 filiali su 3467 (il 13%), per raggiungere il 90% nel prossimo decennio e trasformarsi in banca digitale. 




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